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DA CHICCO A CHICCO

Da anni Nespresso si impegna a creare valore per la società e per l’ambiente attraverso scelte consapevoli che coinvolgono anche i suoi clienti, che attraverso semplici gesti possono fare la differenza. Scopri di più e diventa parte del nostro viaggio.
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    origini
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    riciclo
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    Nuovo Chicco
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    Donazione
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    AAA Sustainable
    Quality Program
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    I volti
    del caffè
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    Nespresso Master
    Origin
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Per ottenere un caffè eccellente è necessario garantirne l’alta qualità sin dalle origini. Ma non parliamo solo della materia prima, ovvero del caffè verde. Con il programma AAA Sustainable Quality™ Nespresso assicura e accresce il benessere sociale per chiunque sia coinvolto nel processo di produzione e lavorazione del caffè, promuovendo anche una gestione ambientale responsabile.
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Il programma
Dal Messico alla Colombia, dal Brasile al Kenya, dal Costa Rica al Sud Sudan: sono migliaia gli agricoltori in tutto il mondo che hanno aderito al programma Nespresso AAA Sustainable Quality™. Si impegnano a un metodo di produzione del caffè che sia sostenibile e rispettoso dell’ambiente. E questo migliora anche la qualità della vita dei coltivatori e delle loro famiglie.
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AAA Farmer Future
Proteggere il futuro dei coltivatori è una priorità per Nespresso. È nato così il programma AAA Farmer Future che, in collaborazione con Fairtrade International, porta avanti dal 2014 il primo piano pensionistico destinato ai piccoli coltivatori di caffè in Colombia, proteggendoli dai rischi inerenti alla loro attività accrescendo il loro benessere a lungo termine.
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Le agronome etiopi
Competenti e appassionate, sono le agronome che formano gli agricoltori in Etiopia con l’aiuto di Nespresso. All’inizio è stato difficile convincere i coltivatori ad adottare nuove tecniche per migliorare la produzione del caffè. Ma chi lo ha fatto ha avuto risultati eccellenti e il numero di agronome esperte è destinato a crescere, riducendo la disparità di genere nell’industria del caffè.
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Cosa facciamo per le foreste
Le foreste sono fondamentali per la sopravvivenza di ogni essere vivente sulla Terra. Puliscono l’aria, assorbono le emissioni di gas serra e stabilizzano il clima, a livello globale e locale. Nespresso, con Rainforest Alliance, risponde alla deforestazione che impoverisce anche le piantagioni di caffè con il ripopolamento di alberi. Un approccio che si chiama “insetting agroforestale”.
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Nespresso e Fairtrade International
Il lavoro svolto nei paesi di origine del caffè ha permesso a Nespresso di creare un forte legame con Fairtrade International. Questa organizzazione si propone di mettere in contatto produttori e consumatori, di promuovere condizioni commerciali più eque, dare ai produttori gli strumenti di contrasto alla povertà.
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Una tazzina a impatto zero
Nespresso lavora da anni per potenziare la resistenza al cambiamento climatico. Ha ridotto l’impronta di carbonio, cioè l’impatto ambientale di ogni tazzina di caffè del 20%, grazie a una maggiore efficienza energetica dei macchinari e con l’agroforestazione delle piantagioni. L’impegno è intensificare le sue azioni per ridurre di un ulteriore 10% le emissioni di carbonio entro il 2020.
Nel verde delle Ande colombiane, a Jardín, Nespresso e i suoi partner hanno creato un centro collettivo per la lavorazione del caffè. Un’iniziativa che ha migliorato il benessere di una storica comunità di coltivatori di caffè, aumentato la tutela dell’ambiente, esaltato la produzione di caffè di alta qualità.
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Luis, il pescatore
Luis Angel è un coltivatore, ma si illumina quando parla della passione per la pesca. Racconta che a Jardin “il centro di lavorazione collettivo ha avuto un grande impatto sulla pulizia dei fiumi”. In passato, il lavaggio del caffè effettuato dai singoli coltivatori causava l’inquinamento delle acque. Portare il raccolto al centro permette il trattamento delle acque di scarico della lavorazione e un risparmio idrico del 60%.
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Esteban, il pompiere
Esteban Suarez è uno dei 200 coltivatori di caffè che porta il suo raccolto al centro di lavorazione. La sua vita è cambiata: chicchi di migliore qualità, maggiori guadagni e più tempo per la famiglia. È diventato anche un vigile del fuoco volontario. “Sono felice di poter dare aiuto agli altri”. Esteban risparmia fino a quattro ore di lavoro al giorno, perché al centro si occupano di tutte fasi della lavorazione.
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Humberto, il guardiano
Humberto Galeano ha aderito con entusiasmo al programma Nespresso. Lo chiamano il guardiano: “Dobbiamo rispettare la natura se non vogliamo brutte sorprese. La generazione dei nostri nonni si preoccupava solo del caffè, a discapito della foresta”. Per lui invece la foresta è vita: ha piantato il primo albero 26 anni fa. Poi, moltissimi altri.
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Una produzione sostenibile
“Nespresso ci ha insegnato a vendere la qualità, non la quantità. A volte la quantità rovina il caffè” dice Humberto. “Ora sappiamo come coltivare il caffè con i metodi giusti”. Grazie a questo impianto, i produttori hanno potuto raddoppiare il volume di caffè di qualità ammesso al programma Nespresso AAA Sustainable Quality™. E il loro reddito è pian piano aumentato.
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Il centro di lavorazione
Questo è il centro di lavorazione di Jardín, in Colombia. Nel 2010 Nespresso ha avviato una collaborazione con alcuni agricoltori del posto costruendo un impianto unico per il lavaggio del caffè, migliorando qualità ed efficienza della produzione. Oggi sono le macchine a occuparsi della spolpatura delle ciliegie. Tecnologia e lavorazione centralizzata permettono di risparmiare su lavorazione, acqua ed elettricità.
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Il Real Farmer Income
Per Nespresso è strategico lavorare con i propri partner per contenere i rischi legati alla volatilità del prezzo del caffè. Nel 2009 è nato un programma per elaborare i conti economici delle piantagioni di cinque paesi dell'America centrale e meridionale: il Real Farmer Income, uno strumento di consulenza che fornisce ai coltivatori anche competenze per la vendita sul mercato.
Ispirata da territori unici, arriva la nuova gamma di caffè Nespresso Master Origin. Cinque monorigine esclusivi: Indonesia, Ethiopia, Colombia, India, Nicaragua. Il risultato di un viaggio alla ricerca dei maggiori esperti del caffè verde e delle loro tecniche di lavorazione, scovati nei quattro angoli del pianeta.
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INDONESIA
Nasce sull’isola di Sumatra il Master Origin Indonesia di Nespresso, dove sorge la cooperativa Ara Cahayani Gayo. Ne fanno parte 1800 agricoltori che, grazie al programma AAA Sustainable Quality™ hanno potuto avere accesso a formazione, fornitura di attrezzature e altre opportunità. Il segreto di questo caffè Arabica è il metodo di lavorazione, detto wet-hulled: le ciliegie di caffè sono raccolte alla maniera tradizionale, lasciate a fermentare per tutta la notte e poi sciacquate la mattina seguente. Invece di procedere all’asciugatura, i chicchi puliti vengono decorticati quando sono ancora bagnati. Per un risultato straordinario.
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ETHIOPIA
Master Origin Ethiopia è nato dalla volontà di esaltare un metodo antichissimo. Nespresso ha protetto le tradizioni locali, elevando la qualità e i volumi di produzione. La tecnica di lavorazione è quella del metodo a secco. La raccolta delle ciliegie di caffè e la loro asciugatura avviene sotto il sole tropicale. La differenza col metodo a umido? In questo caso è possibile scartare facilmente i chicchi difettosi o non maturi. In quello naturale, invece, la qualità deve essere garantita fin dall’inizio. Per questo richiede un elevato standard di qualità.
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COLOMBIA
Il Master Origin Colombia è un omaggio a questo paese produttore e amante del caffè, con il quale Nespresso ha stabilito una collaborazione da 15 anni. Il segreto di questo caffè? L’attesa. Nespresso ha chiesto infatti ai coltivatori di far maturare più a lungo le ciliegie sulla pianta. All’inizio i coltivatori erano perplessi per le scelte degli agronomi Nespresso, ma il risultato ha premiato tutti. E contro le regole della coltivazione tradizionale del caffè, dalla sfida è nato Master Origin Colombia con Arabica raccolto tardivamente.
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INDIA
Viene da un paese affascinante, e porta il suo nome, il nuovo Master Origin India. Ai chicchi di Robusta è stata applicata l’antica tecnica della monsonizzazione, un processo di essiccamento del caffè che il clima e il paesaggio indiano replicano perfettamente, tra ventilazione e umidità. La lavorazione, che avviene sulle coste tropicali, espone la Robusta proprio ai monsoni, tra giugno e settembre. Una tecnica impegnativa, eseguita al meglio dai maestri del caffè indiano.
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NICARAGUA
I coltivatori in Nicaragua sono sempre alla ricerca di nuove tecniche che aiutino a migliorare il loro caffè. Le difficoltà non mancano, soprattutto quando la lavorazione è complessa e durevole. Ma il programma AAA Sustainable Quality™, attivo nel paese dal 2010, ha permesso di creare una rete di supporto per produrre caffè di qualità. Come lo straordinario Master Origin Nicaragua. Per ottenerlo, hanno adottato la tecnica black-honey, con cui i coltivatori lasciano parte del frutto sul chicco, consentendo agli zuccheri naturali contenuti di penetrare all’interno del chicco.
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    Un nuovo
    gesto
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    Ricicla le
    tue capsule
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Nespresso permette di scegliere il caffè ideale per ognuno e per ogni momento della giornata. Ma quando inserisci la tua capsula preferita nella macchina e ti concedi una pausa, l’ultima goccia di caffè è in realtà solo l’inizio di un’altra storia che dà vita a qualcosa di buono, tazzina dopo tazzina. Arricchisci il tuo Rituale Nespresso con un gesto semplice ma ricco di valore: le capsule esauste possono infatti essere riciclate, prolungando l’impatto positivo del tuo rituale. Con Nespresso puoi scegliere di gustare un caffè straordinario e tutelare l’ambiente trasformando quello che sembra un rifiuto in un’opportunità.
In Italia importanti risultati nel riciclo delle capsule esauste sono stati raggiunti anche grazie ai tanti consumatori di caffè Nespresso che hanno scelto di smaltirle correttamente riconsegnandole in Boutique o nelle isole ecologiche dedicate. Aiutaci a riciclare sempre di più: trova il punto di raccolta più vicino a te utilizzando la mappa.
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    Alluminio
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    Caffè esausto
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Leggero, resiste alla corrosione, non altera il gusto e il colore degli alimenti che contiene. Inoltre è igienicamente sicuro. L’alluminio è il materiale ideale per proteggere e conservare il caffè. Per questo Nespresso lo ha scelto per creare le proprie capsule, rendendole anche riciclabili all’infinito.
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Questa è la storia di un modello di economia circolare dedicato e costruito con cura, in un contesto di riciclo delle capsule di caffè che, ad oggi, le destinerebbe alla raccolta indifferenziata, senza poter recuperare alluminio e caffè. Un progetto che continua a crescere, con un impatto sempre più tangibile: dal 2011 oltre 13.500 tonnellate di capsule esauste recuperate, più di 800 tonnellate di alluminio restituite ai circuiti produttivi, quasi 8.000 tonnellate di caffè residuo trasformate in compost e più di 7.700 quintali di riso generati, equivalenti a oltre 8 milioni di piatti distribuiti nella rete capillare dedicata del Paese.
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Nespresso ha scelto di farsi promotore anche di progetti all’avanguardia per semplificare il recupero delle capsule: : in tutta la provincia di Lecco e nei comuni gestiti dalla municipalizzata CEM ambiente della provincia di Monza Brianza, Milano e Lodi è attivo un servizio di raccolta che permette ai consumatori di conferire le capsule nel sacco multimateriale leggero, senza doverle riconsegnare negli appositi punti di raccolta. Un progetto che ha un’enorme valenza in termini di tutela dell’ambiente e di economia circolare, poiché apre la porta ad un sistema di raccolta dell’alluminio molto più amplificato e che Nespresso progetta di replicare in altre città d’Italia.

Nespresso aderisce inoltre alla Carta ICESP, la Piattaforma Italiana per l'Economia Circolare.
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Quando le capsule esauste vengono raccolte, inizia un nuovo percorso per i fondi di caffè. Una sfida sul fronte dell’innovazione che Nespresso ha abbracciato affrontando con responsabilità uno dei processi della catena dello smaltimento dei rifiuti e offrendo un modo alternativo di sfruttare quella che è ancora una risorsa.
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Il caffè è un materiale naturale, ricco di cellulosa e grassi. Le sue potenzialità di riciclo? Molteplici. I fondi del caffè vengono impiegati nella realizzazione di fertilizzanti, perché ricchi di azoto, potassio e magnesio.
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Nespresso ha deciso di sfruttare questo potenziale destinando i propri fondi di caffè alla realizzazione di un compost che viene impiegato per la coltivazione in una risaia in Provincia di Pavia. Il riso prodotto grazie a questo fertilizzante naturale viene riacquistato da Nespresso e successivamente donato al Banco Alimentare di Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e, da quest’anno, anche a Fondazione Progetto Arca Onlus.
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    Una tradizione
    da valorizzare
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    Un chicco
    prezioso
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Il riso è un simbolo per la tavola delle e degli italiani. Nespresso lo ha individuato proprio per dare vita a un progetto di sostegno nel segno dei valori culturali della nostra terra, rigenerando i fondi di caffè. Il caffè esausto delle capsule può infatti trasformarsi in compost, ceduto a una risaia italiana. Da quel riso – poi riacquistato da Nespresso – nascono milioni di pasti donati e distribuiti attraverso Banco Alimentare e, dal 2024, anche dalle Cucine Mobili e dai Market solidali di Fondazione Progetto Arca.
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Con il recupero del caffè esausto e la donazione del compost prodotto, Nespresso ha scelto di valorizzare la tradizione locale italiana.
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Sapevi che il riso è il cereale più consumato al mondo dopo il grano? Più della metà della popolazione mondiale ricava oltre il 50% delle calorie dal consumo di riso. Sono note ben ottomila varietà, raggruppate in base alla lunghezza del chicco.
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Miglior valore biologico. Maggior digeribilità. Il riso è certamente un alimento dalle molteplici proprietà, alimentari e di conservazione. È anche tra i meglio tollerati. Il riso è uno degli alimenti più tollerati poiché non contenendo glutine è adatto anche a chi ha allergie o intolleranze. Inoltre, in termini nutritivi è completo.
Per questo Nespresso lo ha preferito come prodotto per la sua iniziativa di valore sociale sul territorio.
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In ultimo, ma non meno importante, il riso è un alimento ideale per la donazione, grazie alla sua lunga conservazione che ne garantisce la qualità sotto il profilo nutrizionale. Non subisce modificazioni sostanziali col tempo, e conserva meglio di altri cibi le sue proprietà a parità di temperatura esterna. È inoltre alta la sua resa: con 1 kg di riso si possono preparare molti pasti.
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    Nespresso, Banco Alimentare
    e Fondazione Progetto Arca
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    Risultati
    concreti
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È una storia di obiettivi comuni quella che lega Nespresso a Banco Alimentare: impegnarsi contro lo spreco e sostenere chi è in difficoltà. Quanti sono, ogni giorno, gli alimenti ancora buoni che possono essere salvati? Il Banco Alimentare è tra le realtà che si impegnano a recuperare cibo quotidianamente per donarlo a chi ne ha bisogno.
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Nel 2011 Nespresso ha stretto una collaborazione con il Banco Alimentare della Lombardia nell'ambito del progetto Da Chicco a Chicco. È stato anzitutto un incontro tra persone che si sono riconosciute nel valore dell’iniziativa, prendendone parte con la volontà di fare la differenza attraverso passione e impegno. Con gli anni il progetto è cresciuto sempre di più, fino a consentirci di avviare una collaborazione anche con il Banco Alimentare del Lazio, del Piemonte, della Puglia, dell’Emilia-Romagna e della Toscana. Dal 2024, inoltre, Da Chicco a Chicco supporta anche Fondazione Progetto Arca Onlus e il progetto Cucine Mobili. Ogni pacco di riso prodotto e donato piò trasformarsi così in un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno.
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Grazie ai preziosi risultati ottenuti, la storia che lega Nespresso e Banco Alimentare è oggi un modello che ispira altre aziende a fare scelte più consapevoli con l'obiettivo di prendersi cura del pianeta.
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Continua l’impegno di Nespresso attraverso “Da Chicco a Chicco”, il progetto di economia circolare attivo in Italia per la raccolta e il riciclo delle capsule esauste. Dalla sua attivazione nel 2011, e grazie alla collaborazione tra Nespresso Italiana, CIAL, Utilitalia e il CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco ha raggiunto risultati importanti: dal 2011 oltre 13.500 tonnellate di capsule esauste recuperate, più di 800 tonnellate di alluminio restituite ai circuiti produttivi, quasi 8.000 tonnellate di caffè residuo trasformate in compost e più di 7.700 quintali di riso generati, equivalenti a oltre 8 milioni di piatti distribuiti nella rete capillare dedicata del Paese. Numeri che raccontano l’efficacia di un modello che unisce responsabilità ambientale e impatto sociale. Sempre a livello nazionale e solo nel 2025, sono stati donati oltre 1.300.000 di piatti di riso. Numeri che raccontano l’efficacia di un modello che unisce responsabilità ambientale e impatto sociale, frutto del supporto delle e dei clienti Nespresso che riconsegnano le capsule esauste presso gli oltre 200 punti di raccolta distribuiti in tutto il territorio nazionale, consentendo di donare una seconda vita ai due materiali di cui sono composte: l’alluminio e il caffè residuo. L’alluminio, materiale riciclabile infinite volte, viene trasformato in nuovi oggetti, mentre il caffè esausto può diventare compost per coltivare riso, che successivamente viene riacquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare e a Fondazione Progetto Arca.
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«“Da Chicco a Chicco” rappresenta la concretizzazione del nostro impegno nel prenderci cura dell’Italia e delle persone che qui, nel nostro territorio, hanno più bisogno di un supporto concreto. È un progetto che portiamo avanti con passione e che, anno dopo anno, ci impegniamo a far crescere, mettendolo a disposizione di sempre più persone lungo l’Italia. Un approccio che ci ha permesso di ottenere risultati straordinari, che abbiamo potuto raggiungere grazie al prezioso contributo dei nostri e delle nostre clienti, il vero motore del progetto, negli anni sempre più partecipi, e dei nostri partner come il Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca». - dichiara Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana.».
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«Il progetto "Da Chicco a Chicco" è un modello virtuoso di partnership tra profit e non profit, un lavoro insieme che continua da oltre 10 anni nella condivisione di esperienze, passione e valori - Anna Clerici, Relazioni Esterne e Fundraising per Banco Alimentare della Lombardia -. Ringraziamo Nespresso per il riso donato, un cibo prezioso ed inclusivo che si recupera con difficoltà come eccedenza dalla filiera agroalimentare e che unisce le culture diventando un cibo per tutti».
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«Siamo fieri di far parte di questo bellissimo progetto di economia circolare - asserisce Monica Tola, Direttrice Banco Alimentare del Lazio - Le persone che vivono in difficoltà, assistite dalle strutture caritative convenzionate la nostra associazione, sono i beneficiari ultimi, ma tale progetto genera un impatto sociale positivo ben più ampio. Ringrazio Nespresso per il riso donato ma soprattutto per averci coinvolto in questo progetto».
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«Entrare a far parte del progetto “Da Chicco a Chicco” - afferma Salvatore Collarino, Presidente del Banco Alimentare del Piemonte - ha per noi un valore profondo sotto tanti punti di vista. Perché ci permette di donare un prodotto estremamente prezioso, come il riso, che non è scontato per noi recuperare dalla filiera produttiva; perché il riso è un elemento inclusivo della tradizione culinaria e abbraccia tante culture diverse, a partire proprio dalla nostra, quella piemontese, per cui le risaie sono da sempre un bene prezioso, sia economico che ambientale. Perché connette il mondo della solidarietà con quello aziendale, creando una sinergia che diventa cura e arricchimento per il territorio e per le persone che lo vivono, ed è proprio questo il senso della nostra partnership con Nespresso: contribuire a creare valore, per la comunità e per l’ambiente».
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Ora più che mai, il Banco Alimentare della Puglia è impegnato nel recupero del cibo, che destina quotidianamente a più di 52.000 persone in difficoltà – dichiara Luigi Riso, Presidente di Banco Alimentare Puglia – numero purtroppo in crescente aumento anche nella nostra regione. Grazie alla collaborazione con Nespresso saremo in grado di donare 70.000 piatti e 63 quintali di riso a 170 strutture caritative. ​ «Siamo felici che Nespresso abbia coinvolto la Puglia in questo progetto che ci permetterà di donare ben 30.000 piatti di riso a 19mila persone che vivono in difficoltà nel territorio della provincia di Foggia”, ha dichiarato Stefania Menduno, Presidente del Banco Alimentare della Daunia “F. Vassalli”.​
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«Questa bella partnership con Nespresso – dichiara Stefano Dalmonte, presidente di Banco Alimentare Emilia Romagna – ci consente di donare 10.000 kg di riso a circa 200 tra le organizzazioni benefiche convenzionate con il Banco sul nostro territorio, che assistono oltre 20.000 persone in difficoltà. Siamo molto grati a Nespresso per averci resi partecipi di questo progetto, sia per la possibilità che ci viene offerta di distribuire dell’ottimo prodotto, sia perché tale prodotto è l’esito di un importante percorso volto a favorire la cultura del recupero. Da oltre 30 anni, anche Banco Alimentare si adopera per trasformare lo spreco in risorsa: recuperando cibo ancora ottimo ma non più commercializzabile, lo fa arrivare capillarmente a persone in difficoltà nella nostra regione».
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Nelle città di Milano, Roma, Torino, Bari e molte altre, siamo presenti ogni sera con i nostri volontari per portare in strada con le Cucine mobili un sostegno alimentare completo, accurato nella preparazione, continuo nella distribuzione. ​
Da oggi, inoltre, grazie alla donazione di Nespresso, le persone che si rivolgono a noi vedranno un nuovo piatto inserito nel menù, che si adatta bene a tutte le esigenze alimentari, per cultura o per dieta, che incontriamo” Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare ETS​.
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«Siamo profondamente onorati di essere stati scelti da Nespresso Italiana per far parte di un progetto così significativo a livello nazionale» dichiara Irene Cappella Direttrice del Banco Alimentare Toscana. «Da Chicco a Chicco non è solo un’iniziativa di sostenibilità ambientale, ma anche un gesto concreto di solidarietà, che unisce l’attenzione per il pianeta al sostegno verso chi è in difficoltà. Questo doppio valore risuona profondamente con il fondamento della nostra missione: 'condividere i bisogni per condividere il senso della vita'. È solo unendo le forze che possiamo davvero costruire un futuro più giusto e sostenibile per tutti».